LOCRIDE
(Calabria)
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FOTOGRAFIE stéphane
glockner
testi
stefania graziano & stéphane glockner
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Regione
italiana dai numerosi clichés sulla mafia, la povertà dei
villaggi, l’ignoranza degli abitanti o la sporcizia delle strade,
la Calabria ha una cattiva reputazione. La realtà è, come
spesso, diversa e più complessa. Rari sono coloro i quali sanno
che fu un'importante colonia greca o che vi parleranno della bellezza
dei suoi paesaggi e dell'accoglienza calorosa riservata al viaggiatore.
E che dire della cucina o degli ulivi centenari, così imponenti
e tortuosi. La terra è arida e dura come è stata la vita
dei suoi abitanti. Coloro che sono dovuti partire hanno fatto la ricchezza
del nord o di altri paesi, ma ora numerosi giovani non lascerebbero per
nulla al mondo questa terra ricca d'autenticità e di benessere. |
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La
Locride è bagnata dal mar Ionio le cui acque cristalline sono fiancheggiate
da lunghe distese di sabbia. La natura è quasi incontaminata e
l’atmosfera che si respira è magica, così lontana
dai clichés televisivi. I paesini in cima alle colline o rannicchiati
ai piedi delle montagne e raggiungibili attraverso stradine tortuose,
si aprono alla vista del visitatore come piccoli scrigni. Caulonia, Riace,
Pazzano, Roccella Ionica, Stignano, Stilo, Gerace, Placanica ; silenziosi
nei lunghi mesi invernali, si popolano, in estate, quando fanno ritorno
coloro i quali, spinti dalla miseria, han dovuto abbandonare la propria
terra. Le piccole piazze e i vicoletti si animano. I bambini riempiono
le strade coi loro giochi gioiosi, mentre gli adulti discutono sorseggiando
un caffè. E quando la festa del Santo Patrono si avvicina, tutti
sono intenti nei preparativi affinché il paesino abbia gli addobbi
più belli e la banda più grande. La processione si snoda
lungo le vie, ritmata da ottoni, cimbali e grancassa, mentre la gente
devota avanza, lasciandosi avviluppare piano piano dagli ultimi raggi
di sole. |
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